Ciao mondo!!

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Ct 07/09/07 23:10 (05/09/07 18:40)

Hai portato anche il mio cuore con te.
Riempivi le mie giornate.
Mi hai dato vita,gioia,amore.
Con i tuoi modi buffi,facevi ridere tutti.
Ci hai dato piu’ di quello che ci aspettavamo.
Se ero triste,se mi sentivi piangere correvi da me e mi leccavi tutto il viso
fino a che mi veniva da ridere,
tu capivi e continuavi a leccarmi sempre di piu’.
Non ce la facevi a rimanere lontano da noi,
lo stesso era per noi.
Quando sapevo che dovevo uscire,
tu dovevi rimanere in casa da solo,
mi sentivo in colpa,
avrei voluto portarti sempre con me.
Hai passato tutto l’inverno sotto le coperte nel mio stesso letto.
Come faccio adesso senza di te!!!
Funcittu vorrei tanto che tornassi,
avrei preferito andare io via,
il dolore è troppo forte.
Mi fa male l’anima ripensare a quel momento,
quando hai sentito quel dolore e io li
a guardarti per capire,a chiederti"che c’è Lucky"
come se tu potessi rispondermi.
Mi sono sentita inutile.
Tu piangevi,non mi vedevi piu’,
mi sentivi ne sono sicura.
Non ho potuto aiutarti,pero’ ero li Lucky
non ti ho abbandonato e anche adesso picciriddu sono con te
non ti lascio,non ti lascero’ mai vita mia!
Sono sicura che sei andato via per salvare la vita a qualcuno.
Lassu’ qualcuno aveva bisogno di un cucciolo fiero,
allegro,pieno di vita,buffo,tenero e coccoloso come te.
Beddu lo so che sei qui vicino a me,anche adesso che sto scrivendo queste parole
e ti immagino che mi guardi con quegli occhi che vogliono dirmi
non piangere sono ancora qui con te.

A tutti quelli che abbandonano gli animali,
non meritate tutto l’Amore che loro sono capaci di dare.
Amore puro,vero,sincero,incondizionato.
Quell’Amore che molti uomini non sono capaci di provare.
Se non siete capaci di amarli,non prendeteli!!!

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Ti voglio bene…

E dicono che se ci sei anche tu
sembro meno nervosa…
E’ che mi togli i nervi e te ne vai.
So solo che la curva del tuo collo
è il posto più perfetto che ci sia
per questa fronte
e se mi abbracci è come entrare in casa
sapendo che non ci si può restare…

Isabella Leardini

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M’hai insegnato ad attenderti, paziente,
quand’andavamo insieme per le spese:
così aspettavo, seduto fuor dell’uscio
poiché (fuori era scritto), lì non potevo entrare.
Abbiam giocato anche, più volte, a nascondino:
ma ti trovavo sempre. (ho naso fino);
ma. quando la pallina anche ieri m’hai tirato,
perché non l’hai ripresa e te ne sei andato?
Che strano, il posto dove m’hai lasciato.
la strada è dritta, non c’è il panettiere,
né c’è il lattaio, neppure il salumiere.
(e non capisco neanche perché mai
ci siamo andati in auto, a far spese.)
Ora, comprendo, sarai indaffarato
o qualche impedimento t’ha bloccato;
ma io son stanco qui di rimanere,
il sole è caldo, ho sete, vorrei bere.
Sono già stanco pure d’ abbaiare.
il sole picchia, mi par di morire.
in lungo e in largo, sulla strada ho cercato:
con ansia e affanno, tracce tue non ho trovato.
Perché non torni
ad abbracciarmi, Amico?
Le coccole mi mancano, più ancora della pappa.
Beh, sai cosa ti dico? Io, come sempre,
me ne starò buono, qui… (e…t’ aspetto…)"

Cagnolino.gif

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“Io sono di legno”

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Il mio VisualDNA

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Quando si sta male per qualche motivo,
si desidera solo star bene.
Quando si sta di nuovo bene,
tutto si vede con occhi diversi e a volte,
sembra quasi che nulla possa farti piu’ male…
soprattutto sei hai fatto tutto da "sola".
Fuori fa freddo,piove ,e’ buio,
ma dentro te quella piccola luce ti riscalda,colora e fa luce…

"Quando toccherai il fondo con le dita
a un tratto sentirai la forza della vita
che ti trascinera’ con se
…che sussurra intenerita:
"guarda ancora quanta vita c’e’!"

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Tutti cercano una soluzione
e gridano sperando nell’arrivo di un dottore
ma tutto quel che serve in una pillola non c’e’…

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Hey, che cosa fai,
aspetto ancora una telefonata
sono ancora qui
come mi hai lasciata
Io me ne sto qui nei miei abissi
in pensieri tristi e tortuosi
in paesaggi freddi e noiosi dell ‘anima
Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l’anima
e non so cos è
Hey, ma che cos’hai,
dimmi quello che mi devi dire
tanto tu non vuoi
proprio non vuoi capire
che Milano sembra in eclissi
in quartieri tristi e piovosi
in paesaggi freddi e noiosi dell’anima
Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l’anima
e non so cos è
na na na…
E ogni attimo che passa
senza una telefonata
è un eternità che io non ti perdonerò mai più
e mi invento i tuoi difetti
per odiarti ancora di più
che forse così è più facile dimenticarti
Piove
piove sulle case
piove dappertutto
anche dentro me
Piove
piove sulle cose
piove dentro l’anima
e non so cos è
na na na…
E non so cos’è
Hey, che cosa fai
aspetto ancora una telefonata
sono ancora qui

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…l’anima non e’ sempre diamante
ma alle volte velo di seta,
qualunque cosa potrebbe stracciarlo,anche uno sguardo…

C’e’ un modo di fare degli oumoni che non facciano del male?

…Quel che succede a me e’ che
d’improvviso io non ci sono piu’,
c’e’ solo piu’ lei…che non e’ paura…
Padre Pluche dice che e’ l’emozione,dice che
non ho nulla che mi difende dall’emozione
e cosi’ e’ come se le cose
entrassero direttamente nei miei occhi…

Volevo dire che io la voglio la vita,
farei qualsiasi cosa per poter averla,
tutta quella che c’e’,
tanta da impazzirne,non importa,
posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela,
io la voglio,davvero,
dovesse anche fare un male da morire
e’ vivere che voglio.

Cosi’ era la locanda Almayer.
Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci.
E la limpidezza delle cose deboli.
E la solitudine,perfetta,di cio’ che si e’ perduto.

…La guardo’ – sguardo meraviglioso
che e’ vedere senza chiedersi nulla,
vedere e basta – gli occhi e l’immagine
uno sguardo che non prende ma riceve,
nel silenzio piu’ assoluto della mente,
l’unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare
vergine di qualsiasi domanda,
ancora non sfregiato dal vizio del sapere,
sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose
quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire,
vedere,sentire,perche’ sarebbe nulla di piu’
che un meraviglioso stare davanti,noi e le cose,
e negli occhi ricevere il mondo tutto…

Non capita tutti i giorni di riuscire a volare.

Sarebbe bello se,
per ogni mare che ci aspetta,
ci fosse un fiume, per noi.
E qualcuno,un padre,un amore,qualcuno,
capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume
immaginarlo,inventarlo e sulla sua corrente posarci,
con la leggerezza di una sola parola,addio.
Questo, davvero, sarebbe meraviglioso.
Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita.
E le cose non farebbero male,
ma si avvicinerebbero portare dalla corrente,
si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare.
Farsi ferire,anche.Morire.Non importa.
Ma tutto sarebbe, finalmente, umano.
Lui saprebbe inventarla una strada, qui,
in mezzo a questo silenzio,in questa terra
che non vuole parlare.

Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano,
inesorabile:e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare
qualcosa senza farti male.

Noi camminiamo,lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,
e loro restano li’,precise,ordinate.Ma domani,
ti alzerai,guarderai questa grande spiaggia
e non ci sara’ piu’ nulla,un’orma, un segno qualsiasi,niente.
Il mare cancella,di notte.La marea nasconde.
E’ come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c’e’ un luogo,al mondo,in cui puoi pensare
di essere nulla,quel luogo e’ qui.
Non e’ piu’ terra,non e’ ancora mare.
Non e’ vita falsa,non e’ vita vera.
E’ tempo.Tempo che passa.E basta.
Il mare incanta, il mare uccide,commuove,spaventa,
fa anche ridere,alle volte,sparisce,ogni tanto,
si traveste da lago,oppure costruisce tempeste,divora navi,
regala ricchezze, non da’ risposte,e’ saggio,e’ dolce,
e’ potente,e’ imprevedibile.Ma soprattutto:
il mare chiama.

Uno si costruisce grandi storie
questo e’ il fatto
e puo’ andare avanti anni a crederci,
non importa quante pazze sono,e inverosimili
se la porta addosso,e basta.Si anche felici,
di cose del genere.Felici.
E potrebbe non finire mai.
Poi un giorno,succede che si rompe qualcosa,
nel cuore del gran marchingegno fantastico,
tca, senza nessuna ragione, si rompe d’improvviso e tu rimani li’,
senza capire come mai tutta quella favosola storia
non ce l’hai piu’ addosso, ma davanti,
come fosse la follia di un altro, e quell’altro sei tu.

Fanno delle cose,le donne,
alle volte,che c’e’ da rimanere secchi.
Potresti passare una vita a provarci:
ma non saresti capace di avere quella leggerezza
che hanno loro,alle volte.
Sono leggere dentro.Dentro.

Non c’è intelligenza e non c’e’ coraggio
che possa cambiare un destino.
Anche in bilico sulla morte,
le facce degli uomini rimangono menzogne.

La cerita’ si concede solo all’orrore.
Perche’ le cose diventano vere
solo nella morsa della disperazione?
Chi ha rigirato il mondo in questo modo,
che la verita’ deve stare nel lato oscuro,
e l’inconfessabile palude di un’umanita’ reietta
e’ l’unica schifosa terra in cui cresce cio’ che,solo,non e’ menzogna?
Che verita’ e’ mai questa,
che puzza di cadavere,e cresce nel sangue,si nutre di dolore,
e vive dove l’uomo si umilia,
e trionfa dove l’uomo marcisce?
E’ la verita’ di chi?
Chi ha visto la verita’ rimarra’ per sempre inconsolabile.
E davvero salvato e’ solo colui che non e’ mai stato in pericolo.

Il destino non e’ una catena,ma un volo.

Una strada dentro,ce l’hanno tutti…
il problema e’ che ho tante strade intorno e nessuna dentro.

Ti ho amato perche’ il desiderio di te
era piu’ forte di qualsiasi felicita’.
E lo sapevo che la vita non e’ abbastanza grande
per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio.

Non mi ricostruiro’ nessuna vita,
perche’ ho appena imparato ad essere
la dimora di quella che e’ stata la mia.

Scrivere a qualcuno e’ l’unico modo
di aspettarlo senza farsi del male.

Oceano mare, Alessandro Baricco

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